L’obiettivo è quello di “accendere” nuove sinergie e collaborazioni: «La nostra attività è nata nel segno dell’innovazione, per aver puntato da subito e con successo sul web e per il fatto di proporre un modello di lavoro nuovo – spiega l’amministratore di Ristrutturazione Low Cost Giovanni Leone – con il coworking verticale vogliamo fare qualcosa di diverso nel nostro ambiente di lavoro per sviluppare sinergie fra “colleghi”. In genere il coworking si riduce alla condivisione degli spazi (una scrivania, la connessione) e dove ognuno porta avanti indipendentemente la propria attività; noi vogliamo dare un valore aggiunto facendo coesistere, quindi collaborare, professionisti che lavorano nello stesso ambito».
I vantaggi?
I vantaggi sono anche economici dato che per i giovani architetti che vogliono aprire il proprio studio le spese non sono di poco conto: oltre all’acquisto o all’affitto di un ufficio, agli strumenti di lavoro basti pensare al plotter o ai tempi e costi per formarsi una biblioteca fornita di cataloghi delle aziende fornitrici. «Stesso ambiente e stessa professione possono generare sinergie preziose –prosegue Leone–; scambio di idee, utilizzo di strumenti, arricchimento professionale, coinvolgimento in progetti comuni. Penso che oggi, nelle ristrutturazioni, l’unico ambito edilizio che abbia tenuto durante la crisi, il lavoro in team sia una modalità premiante e che favorisce la crescita del singolo». (Fonte: Valeria Arini)